Vuoi sapere il significato degli obiettivi smart?

Allora, seguimi per un momento.

Un detto molto famoso dice “punta alla luna, perché se fallisci sarai comunque in mezzo alle stelle”.

Questa frase poetica in realtà ci parla dell’importanza degli obiettivi senza i quali non si arriva da nessuna parte. La frase citata ci ricorda che gran parte dei risultati dipende proprio da come si sono impostati gli obiettivi.

Il consiglio contenuto nell’aforisma è legato ad una visione molto comune di obiettivi. Una visione che causa tanti fraintendimenti e problemi nel raggiungerli: l’idea comune di doversi porre obiettivi più ambiziosi possibile. 

In questo modo più che di obiettivi si entra nel campo dei sogni e delle speranze, idee vaghe di quello che si vuole, senza un piano.

In realtà, almeno, quando si parla di studio, gli obiettivi non devono essere titanici come l’idea di puntare al sole ma devono essere SMART.

In questa guida infatti parliamo di come raggiungere obiettivi di studio con una metodologia che può portarci a compiere quelle che sono le speranze ed i sogni ambiziosi.

Cosa sono gli Obiettivi Smart?

Cosa sono gli Obiettivi Smart?

Smart, che in inglese significa intelligente, è in realtà usato come acronimo per le parole specific, measurable, achievable, realistic, time bound. Tradotto in italiano significa che devi avere obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, realistici e con un orizzonte temporale definito.

Non si tratta di un concetto nuovo: il sistema S.M.A.R.T viene applicato al business, al marketing, al project management, all’apprendimento ed allo sviluppo personale ed è stato introdotto per la prima volta nel 1981 da George T. Doran in una rivista di management.

L’idea degli obiettivi SMART (invece che puntare alla luna) può essere comparata alla strategia di dividere un problema in molti problemi più piccoli con conseguenti piccole soluzioni che portano a risolvere il problema originale.

Il sistema SMART crea una vera e propria guida da seguire fedelmente per impostare un cammino progressivo che porta al raggiungimento di un risultato o alla risoluzione di un problema.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta analizzando le parole dell’acronimo:

  • Specifico: un obiettivo non può essere generico. Ad esempio dire “voglio finire di studiare questa settimana” è molto generico. In realtà non dice nulla ed è poco più che un augurio o un desiderio più che un vero obiettivo. Un obiettivo non specifico porta con sé tanti problemi, perché nella sua genericità manca di tutti gli elementi necessari ad applicare il resto del metodo SMART. Se non è specifico non sarà mai misurabile e così via.
  • Misurabile: vediamo subito l’errore nel porsi un obiettivo come “voglio finire di studiare entro questa settimana”. Come posso misurarlo? Cosa si intende per “finire di studiare?”. Significa leggere tutti i capitoli e gli appunti, anche senza verificare effettivamente di averli compresi o di ricordare qualcosa? Significa ripetere a memoria? Significa fare degli esercizi con successo? E quanti esercizi giusti dimostrano di aver studiato bene?
  • Raggiungibile: se la materia è complessa e la quantità di materiale da studiare è moltissima come può essere raggiunta in una settimana?
  • Realistico: mettiamo che questa settimana non solo devo studiare 3000 pagine ma ho anche altri impegni, lezioni e cose da fare. Dire di potercela fare non è assolutamente realistico.
  • Con un orizzonte temporale definito: entro la settimana è un inizio, ma darsi orizzonti temporali specifici significa essere meno vaghi possibile. Consideriamo che il concetto di smart nasce nel mondo aziendale: c’è una grande differenza nel consegnare un’analisi finanziaria giovedì alle 10 di mattina o venerdì alle 4 del pomeriggio. Entrambe sono date  “nella settimana” ma l’orizzonte temporale è totalmente diverso.

In molte versioni italiane si omette raggiungibile (che in inglese è la lettera A di Smart, Attainable) e realistico perché sono più o meno la stessa cosa, ma in realtà nella versione originale ogni lettera dell’acronimo cela più di una parola.

Metodo di Studio Efficace

– Questo articolo fa parte del corso Metdo di Studio di Alunia. Vai all’indice.


Per esempio la R di realistic è associata anche alla parola “relevant” rilevante, ed in molti contesti viene usata proprio la rilevanza come fattore smart. 

La rilevanza dell’obiettivo (così come altri parametri del modello smart per altre lettere) ha molta importanza nei contesti aziendali e manageriali, meno in casi come quello di una persona che studia. Questo perché uno studente non ha la responsabilità e il potere decisionale di un manager e la necessità di analizzare e controllare molte variabili. 

Uno studente in ogni caso sa che tutti gli obiettivi smart devono includere lo studio, per questo motivo discutere se è rilevante o meno non ha senso. Proprio per questo useremo il modello “semplificato” dove raggiungibile e realistico sono assimilati.

Importanza degli obiettivi smart nello studio

Importanza degli obiettivi smart nello studio

Ecco per quale motivo è importante creare obiettivi SMART per lo studio.

Certo è un processo che all’inizio può sembrare tedioso perché ovviamente le prime volte richiede più tempo prima ancora di iniziare a studiare, tuttavia allo stesso tempo renderà lo studio più veloce, più semplice e meno stressante, permettendo di completare al meglio il proprio percorso.

Innanzitutto facciamo un ragionamento sullo studio, che potrebbe essere inteso in due modi: uno è l’assorbimento di nozioni necessarie a superare degli esami o interrogazioni. L’altro, in senso più ampio e nobile, è l’apprendimento vero e proprio.

Superare un esame significa dimostrare di avere appreso una determinata materia.

Noi consigliamo ovviamente la seconda visione, vedendo gli esami ed il percorso di studi come un percorso finalizzato all’apprendimento vero e proprio. 

In entrambi i casi, senza obiettivi non si può progredire. Per questo molti studenti brancolano nel buio, vivono di corse all’ultimo minuto per studiare ed ottenere il voto minimo indispensabile dopo stress e notti insonni. 

Sicuramente passare così gli esami, quando ci si riesce, in ogni caso non da grandi soddisfazioni, non permette di imparare nulla e da una pessima esperienza dei momenti di studio. 

Anche dall’altro lato della medaglia, cioè tra quegli studenti ambiziosi che mirano all’eccellenza, senza un modo preciso di fissare gli obiettivi, si ritrovano una vita scandita da infinite ore di studio, puntando ad un obiettivo ambizioso, ma senza un percorso preciso. Una vita stressante che molti conoscono e che non fa bene alla salute.

Diciamo quindi che gli obiettivi SMART sono la via per superare gli esami, raggiungere i propri risultati in termini di voti ed apprendimenti, risparmiando tempo ed energie. 

Il metodo ti assicura di ridurre al minimo gli errori e la perdita di tempo e ti fa arrivare ai traguardi importanti con la sicurezza di chi sa di aver studiato bene.

Facciamo subito un piccolo esempio: se nei miei obiettivi di studio SMART inserisco una cadenza specifica di lettura ad esempio, ogni giorno devo studiare 30 pagine e fare 5 esercitazioni/quiz/ripetizioni, nell’arco di massimo 5 ore al giorno, per 15 giorni. Questa struttura mi permetterà di tenermi sempre motivato. 

Con obiettivi giornalieri raggiungibili (chi non riesce a leggere 30 pagine in 5 ore?) ho diviso lo studio in piccoli pezzetti che scandiscono le giornate.

Ogni giorno so quello che devo fare, ho una traccia dei progressi del giorno precedente, che mi mantiene motivato. Inoltre lo studio non diventa stressante: potrò finire nei tempi prestabiliti (o anche in meno tempo, visto che ho obiettivi realistici e raggiungibili) e mi rimane tempo per il resto della mia vita, senza troppo stress.

Questo tipo di studio aiuta molto le persone ansiose, proprio perché i feedback continui forniti dalla misurabilità tengono l’ansia ed i dubbi a bada. Con un grande guadagno per la salute del corpo e della mente.

Come fissare obiettivi smart

Come fissare obiettivi smart

Immaginiamo una situazione nella quale voglio superare un esame con un voto alto perché proprio perché quella materia per me è molto importante per il percorso futuro, tantoché voglio farne l’oggetto della mia tesi di laurea.

Questo è un obiettivo specifico (si può ancora migliorare) che parte da un’analisi della situazione. L’analisi in questione può essere fatta in modo molto veloce ed intuitivo partendo da una serie di domande:

  • Cosa voglio ottenere?
  • Perché è importante?
  • Chi è coinvolto?
  • Quali sono le risorse ed i limiti coinvolti nel raggiungimento?

Nell’esempio di sopra abbiamo abbastanza chiaro che voglio ottenere un voto alto, perché mi interessa la materia, perché è coinvolto il professore a cui chiederò la tesi, le risorse ed i limiti sono principalmente il tempo a disposizione per studiare, che è una risorsa limitata, così come concentrazione, energia e motivazione.

Per affinare l’obiettivo devo passare alla misurabilità: come so che l’obiettivo è raggiunto? Quanto devo studiare? 

In questo caso se l’obiettivo è un voto alto, potremmo essere tentati di dire che per raggiungerlo ci vuole 30 e lode. 

Tuttavia devo anche fare in modo che sia Raggiungibile e Realistico. Quantificando la mole di materiale da studiare, la difficoltà e prendendo in considerazione il tempo che ho a disposizione e la difficoltà della materia, forse fissare l’asticella a 28 è più saggio.

Considerato appunto, il tempo a disposizione ho creato il primo obiettivo smart. 

Non siamo arrivati ancora: il nostro obiettivo deve ancora migliorato. Per farlo fa sottoposto di nuovo al processo di analisi appena visto, cioè trasformandolo in una domanda:

Come posso arrivare a prendere 28 in questa materia che mi interessa per la tesi, considerando che ho 20 giorni per prepararmi, ci sono circa 800 pagine da studiare e la materia, anche se mi piace, include dei punti ostici sui quali so che ho bisogno di tempo?

In questo modo si crea un obiettivo SMART ancora più preciso, che diventerà il nostro metodo di studio.

Come nel paragrafo precedente, posso suddividere le pagine per i giorni rimasti, dare dei limiti di tempo non solo “totali” (fare tutto entro questo giorno) ma giornalieri. Dare un tempo ad ogni sessione di studio, specificando il numero di pagine, gli strumenti di studio (ripetere ad alta voce? studiare con un compagno? fare esercizi? cercare esercizi su internet?).

Un suggerimento importante è quello di tenere traccia dei propri obiettivi e della loro misurabilità. Basta scrivere su un bloc notes o agenda le attività giornaliere legate agli obiettivi, mettendo a fianco delle caselle con delle crocette quando vengono compiute o semplicemente barrando il testo quando vengono eseguite (per esempio “giorno 30 marzo, leggere 20 pagine”).

Ci sono anche molte app che si possono usare, potrebbe bastare un foglio Excel o un documento online su Google Docs o simili, con tabelle e caselle di controllo da cliccare, si può fare la stessa cosa su app di note native degli smartphone o su Google Keep.

Si possono usare strumenti come Trello oppure Habitica che trasforma le attività giornaliere in una dinamica di gioco di ruolo.  Per chi è più amante della tecnologia, Notion o Coda che usano le intelligenze artificiali per imparare dalle abitudini dell’utente, suggerendo e automatizzando la creazione delle task future.

C’è anche chi scrive dei brevi report sugli obiettivi raggiunti in modo da tenersi motivato e migliorare il metodo ogni volta. Un’aggiunta indispensabile se si è, o vuole diventare Manager d’azienda, forse meno necessaria per studenti di altre materie.

Obiettivi Smart in formato pdf

Obiettivi smart pdf: download
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Se hai la necessità di poter consultare velocemente il senso di ogni singolo obiettivo smart, la nostra guida in formato pdf, può facilitare il tuo percorso verso l’apprendimento di questo metodo di studio. Scarica ora i nostri obiettivi smart in versione pdf.

Esempi di obiettivi smart

Facciamo alcuni esempi specifici.

  • Se studi matematica, allora i tuoi obiettivi specifici e misurabili vanno oltre la semplice comprensione di un testo da ripetere. Devi capire a fondo come applicare ciò che apprendi e questo si dimostra con la soluzione di equazioni e problemi.

Gli obiettivi smart quindi devono includere un numero giornaliero di esercizi da risolvere, con una progressione di difficoltà. Ad esempio: per prepararmi all’esame devo risolvere equazioni e problemi per almeno 4 ore al giorno, per 20 giorni consecutivi senza saltare un giorno.

  • Uno studente di lingue troverà utile impostare obiettivi smart che possano aiutare l’apprendimento della lingua. Ad esempio oltre lo studio sui testi potrebbe aggiungere attività “pratiche” come usare dei social network per conversare a voce con dei madrelingua della lingua che studia almeno 1 ora al giorno, con la regola che non deve essere sempre la stessa persona o un gruppo ristretto di persone. 

Questo permette di aggiungere misurabilità ulteriore, perché un estraneo noterà subito il nostro livello nella sua lingua, rispetto ad una persona abituata a comunicare con noi, ed avremo dei feedback immediati sui progressi.

  • Uno studente di legge, potrà darsi obiettivi smart come: ogni giorno dopo aver letto 10 pagine del mio libro di diritto costituzionale, devo cercare ed analizzare dei casi di cronaca legati a quanto ho appena studiato. 
  • Chi studia lettere potrebbe porsi come obiettivo: entro la fine del trimestre, migliorare la mia comprensione della letteratura italiana degli ultimi tre secoli attraverso uno studio strutturato e approfondito, facilitando il raggiungimento di una media del 29 agli esami finali.
  • Un obiettivo smart per studenti di economia invece potrebbe essere: pianificare e seguire un programma di studio strutturato che includa almeno 2 ore di studio intensivo al giorno, utilizzando risorse come libri di testo, dispense, video didattici e tutorial online.
  • Uno studente di medicina potrebbe pianificare così: per tutto il mese mese, migliorare la preparazione per l’esame di anatomia ottenendo un voto di 25 o superiore, attraverso lo studio quotidiano di almeno 3 ore utilizzando risorse come atlanti anatomici e app specifiche, concentrandomi su un sistema del corpo alla volta e pianificando una revisione generale di tutti i sistemi entro la scadenza stabilita.

Insomma gli obiettivi smart possono essere generici, legati alla semplice attività base dello studio (leggere un libro) ed alle azioni successive (ripetere, fare esercizi) ma possono ed anzi devono includere attività specifiche al campo di studio.

Il consiglio è di costruire macro-obiettivi SMART e poi creare successi micro-obiettivi, in modo da avere il maggior controllo possibile sul metodo di studio. Creare micro o mini obiettivi significa aumentare la specificità e la misurabilità di ogni cosa ed incrementando le possibilità che ogni obiettivo possa essere raggiunto in tempi prestabiliti (o anche più brevi).

Ovviamente questo suggerimento va seguito con cura: non bisogna esagerare perdendo tempo a trasformare tutto in una serie di micro-task. L’idea dei mini-obiettivi è quella di, una volta aver stabilito un obiettivo smart principale, legato ad una materia specifica, ad un’esame da preparare, ad un trimestre, alla tesi… bisogna poi creare dei mini-obiettivi giornalieri che ci aiutano a mantenere il ritmo e la motivazione.

Gli esempi citati sopra sono un mix di macro e micro, ma se hai letto attentamente il paragrafo su come fissare gli obiettivi SMART hai compreso come strutturare un obiettivo e renderlo ancora più specifico con obiettivi che includano le attività concrete da compiere ogni giorno per avvicinarti al raggiungimento dell’obiettivo.

Conclusioni

Con gli obiettivi SMART puoi letteralmente semplificare il modo in cui ti approcci allo studio, includendo attività pratiche e anche divertenti (come può essere usare app per verificare l’apprendimento di una lingua parlando con dei nativi, o sfidare l’intelligenza artificiale a porti dei problemi matematici).

Per fissare obiettivi SMART è infatti necessario partire da una analisi precisa della situazione e degli strumenti, permettendo quindi, nella fase di definizione degli obiettivi di pensare anche oltre i soliti schemi.

In questo modo si individuano strategie e modalità di studio che rendono più semplice migliorare il rendimento accademico ma anche la qualità della vita mentre si studia e dove si studia.

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