Per poter diventare un tutor online ed essere in grado di aiutare gli studenti è necessario conoscere bene i principi dell’apprendimento online. Solo armati di questa conoscenza infatti si può iniziare la propria attività di insegnamento su Internet e fornire supporto didattico che possa fare veramente la differenza.
L’efficacia di un approccio educativo digitale non può prescindere dalle peculiarità che il mezzo digitale offre, peculiarità che sebbene possano sempre facili da comprendere e lineari da applicare, nei fatti richiedono modalità specifiche di esecuzione.
E’ nato prima l’utente o la tecnologia?
La prima cosa da stabilire prima di andare a snocciolare i principi di apprendimento è in che modo utilizzare le tecnologie.
Ci sono due modi di vedere le cose: un approccio “tech-oriented” ed uno “user-oriented” nel primo caso semplicemente ci si pone un problema e si trova la tecnologia migliore disponibile per risolverlo. Nel secondo caso invece si cerca di adattare la tecnologia alle esigenze dell’utente.
Ad uno sguardo superficiale potrebbe sembrare la stessa cosa, ma in realtà l’esperienza è diversa. Per fare degli esempi pratici, nel caso di un approccio incentrato sulla tecnologia, il docente ha già selezionato autonomamente i supporti tecnologici per raggiungere al meglio l’obiettivo.
Nel caso dell’approccio incentrato sull’utente, il docente ha profilato i suoi studenti ed in base al loro livello di alfabetizzazione digitale e specifici bisogni, ha proposto delle tecnologie specifiche.
Nel primo caso è più semplice standardizzare la creazione di contenuti didattici, ma lo studente può avere bisogno di maggiore tempo per familiarizzare con le tecnologie, nel secondo caso la curva di apprendimento degli strumenti tende ad essere minore, ma il docente investe più tempo perché usa supporti tecnologici diversi per diversi studenti.
In questo modo andiamo subito ad inquadrare l’esigenza di un insegnamento personalizzato, sia nel tono comunicativo (informale, colloquiale, diretto) sia nel senso pieno della parola personalizzazione, indicando appunto la costruzione di percorsi didattici su misura, che abbiano l’utente (lo studente) al centro.
Questa personalizzazione rappresenta il lato più vincente per l’istruzione online, visto che sono proprio le tecnologie a facilitare il docente nell’applicare questo principio.
Autonomia
Avere un percorso personalizzato rende più semplice l’auto-direzione dell’apprendimento. Meno ci sono barriere tra lo studente e l’oggetto di studio, più il materiale e i supporti tecnologici non sono “su misura” più a suo agio si troverà chi studia nel gestire in modo autonomo tempi e metodi.
Paradossalmente quindi, laddove si potrebbe percepire una maggiore responsabilità e investimento di tempo nella creazione di percorsi personalizzati, in realtà poi c’è un ingerenza minore del docente nello studio proprio perché il percorso su misura rispetta facilmente il principio di auto-formazione.
Il materiale così composto infatti non è più percepito come qualcosa che viene imposto dall’alto ma un interesse personale da approfondire, il che stimola l’autonomia di chi studia migliorando motivazione, attenzione e risultati.
Autonomi ma non isolati
Gli studenti digitali pur apprendendo in modo più autonomo e personalizzato non per questo sono isolati e solitari. La collaborazione è un principio importantissimo dell’apprendimento online, perché stimolando l’interazione sociale si crea un ambiente ed uno stato mentale più consono allo scambio di conoscenze.
A questo scopo si possono usare moltissimi modi per favorire la collaborazione, come forum di discussione, progetti di gruppo, e strumenti quali Google Docs e piattaforme di videoconferenza che permettono agli studenti di lavorare insieme, condividere idee e risolvere problemi.
L’interazione online, con le sue infinite potenzialità di essere possibile in ogni luogo e momento e situazione, favorisce la collaborazione. In questo modo, le relazioni tra docenti, studenti e contenuti si livellano, e dall’apprendimento tradizionale che veniva impartito dall’alto verso il basso, ci si trova con un tessuto di interazioni orizzontali che possono diventare ramificate e muoversi in entrambe le direzioni.
Il docente e lo studente sono in contatto diretto, due elementi diversi ma parte di una interazione con uno scopo preciso, cioè quello di trasmettere il sapere, ma si potrebbe dire sullo stesso livello, perché il successo per entrambi è appunto nella trasmissione della conoscenza e questo è facilmente misurabile dall’interazione tra studenti e quella studente contenuto. Infatti i feedback continui, veloci e facilmente tracciabili permettono di ottimizzare sempre di più la didattica, rendendo collaborazione ed interazione essenziali per personalizzare ancora di più l’insegnamento e lo studio.
La didattica così pensata coinvolge direttamente gli studenti e li rende parte attiva, aumentando le possibilità di successo.
Condensare le idee in contenuti
Le possibilità di creare contenuti didattici sono potenzialmente illimitate oggi. Si può partire dalla suddivisione per categorie standard per i contenuti, cioè testo, immagine, audio, video per poi andare a soffermarsi su modalità di consegna particolari.
Da video-lezione in streaming con lavagne interattive, al compito creato con Google Docs a cui tutti partecipano in tempo reale. Dalla presentazione interattiva in cui domande e risposte influenzano il proseguimento come in un gioco, avvalendosi di gamification e storytelling per creare contenuti multimediali e cross-mediali coinvolgenti.
Non c’è limite oggi alle possibilità che si possono spingere fino al campo dei videogame, dei social network, del metaverso e delle realtà virtuale ed aumentata.
Il consiglio qui è di non perdersi nella moltitudine di strumenti e software disponibili che si propongono di facilitare il compito di creare questi contenuti, anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, e di ricordarsi che è più importante mettere lo studente al centro piuttosto che affannarsi per creare contenuti di grande impatto e valore tecnologico che però mancano l’obiettivo perché pensati male a monte.
Per fare un parallelo, pensiamo al cinema di oggi, che può avvalersi di effetti speciali che in passato non erano nemmeno immaginabili. Ecco nonostante questo il cinema “degli effetti speciali” sembra aver stancato perché le persone vogliono prima una bella storia e degli effetti speciali che siano funzionali nel raccontarla, mentre molti film d’azione o fantascienza oggi hanno delle storie molto deboli che sembrano un pretesto per mettere quanti più effetti speciali possibile.
Nonostante la creazione di effetti speciali sia un’arte di tutto rispetto, la mancanza di una narrativa interna e coerente stanca gli spettatori.
Stessa cosa può succedere ai contenuti didattici multimediali: l’effetto particolare e raffinato, può avere senso solo se effettivamente aiutano ed hanno un valore per gli studenti che andranno a studiare su quel contenuto.
Per questo si parla di design didattico che ha tra le sue fasi principali:
Organizzazione del Contenuto
Il contenuto va strutturato in modo logico, sequenziale e progressivo
Navigazione dell’Ambiente di Apprendimento
Il modo in cui i contenuti didattici sono organizzati e come vengono presentate le risorse tecnologiche da utilizzare, deve essere facile da comprendere, lineare e coerente.
Accessibilità
L’accessibilità è un principio chiave per garantire che tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro abilità, possano accedere ai contenuti e partecipare pienamente alle attività. Ciò include l’uso di sottotitoli per i video, descrizioni testuali per le immagini e compatibilità con tecnologie assistive.
Grazie per la condivisione. Temo di non avere idee creative. È il tuo articolo che mi riempie di speranza. Grazie. Ma ho una domanda, puoi aiutarmi?
Certo che possiamo aiutarti, di cosa hai bisogno?
Non credo che il titolo del tuo articolo corrisponda al contenuto lol. Sto scherzando, principalmente perché avevo qualche dubbio dopo aver letto l’articolo.
Il tuo articolo mi è stato molto utile. Spero che continuerete a pubblicare contenuti come questi. Grazie!
Grazie Roberta, stai sicura che faremo così. Torna a trovarci presto.