Scoprire la storia della lingua inglese è un percorso affascinante per tutti coloro che desiderano avere un background che va oltre la semplice conoscenza della grammatica e delle parole.
Come certamente saprai, l’inglese è una delle lingue più diffuse e importati e vanta una storia ricca di eventi che rispecchia l’evoluzioni politiche e culturali che l’hanno forgiata.
Il primo colpo di scena è che l’inglese prende le sue più remote origini da un dialetto di una tribù germanica per poi evolversi in modo inarrestabile e impetuoso attraverso conquiste, commercio e progresso tecnologico.
L’Anglia era la regione d’origine della tribù germanica degli Angli, che, insieme con alcune tribù sassoni e frisone, nonché a tutti gli Juti, lasciarono le loro sedi per migrare in Britannia nel V-VI secolo (449 secondo la Cronaca Anglo-Sassone), nell’Anglia Orientale, nella Northumbria e nella Mercia. Fonte Wikipedia
Ovviamente, come tutte le lingue che si sono affermate fino ai giorni nostri, un ruolo fondamentale per il suo sviluppo, lo svolge in contesto storico e culturale nel quale nasce e si struttura.
La storia dell’inglese passa da diverse fasi a cominciare da quello antico, per poi passare dal Medioevo fino all’epoca moderna. Tutte fasi che hanno plasmato a loro modo la lingua di Shakespeare.
In questa continua evoluzione non possiamo ignorare l’influenza delle invasioni vichinghe che hanno contributi al vocabolario inglese con l’introduzione di nuove parole fino ad allora sconosciute.
Allo stesso modo dobbiamo citare la conquista normanna del 1066 che ha dato un nuovo impulso alla lingua inglese con l’introduzione di numerosi termini francesi che sono tutt’ora di uso quotidiano.
Queste vicende storiche, unite a tante altre di apparente minore importanza, hanno giocato un ruolo fondamentale nella formazione del vocabolario ma anche della grammatica e della fonetica della lingua.
Ad esempio, la Riforma Protestante e la conseguente scelta di rendere la lettura della Bibbia alla portata di tutti, spinsero i riformatori ad adottare un linguaggio comune in sostituzione del latino.
Questa scelta ha avuto una doppia importantissime valenza: la prima e che ha reso i testi sacri accessibili a più persone e la seconda quella di aver influenzato l’evoluzione dell’inglese scritto e orale.
Inoltre, questi eventi hanno posto le condizioni per rendere e affermare l’inglese come lingua di prestigio in ambito religioso e accademico.
Arrivando ai giorni d’oggi, senza dimenticare i differenti contesti storici e politici in cui si è formata, la lingua inglese oggi è molto di più di un semplice strumento di comunicazione: è diventata infatti un ponte tra culture differenti e uno strumento che ha favorito la globalizzazione.
Conoscere la storia della lingua inglese significa aprire una finestra sul passato e scoprire le tappe fondamentali di questa evoluzione che ci aiuteranno a capire come mai l’inglese sia diventata una lingua centrale per il nostro pianeta.
Indice dell’articolo
1. Origini della Lingua Inglese
Le origini della lingua inglese si perdono nel tempo ma abbiamo comunque abbastanza riscontri storici che ci permettono oggi di descriverle con sufficiente certezza e accuratezza.
1.1 Introduzione all’inglese come lingua indoeuropea
Con l’appellativo di lingue indoeuropee comprendiamo la quasi totalità delle lingue nate e utilizzate in Europa ma anche molte in uso comune in Asia.
La lingua inglese, con le sue origini profonde e ramificate, è a tutti gli effetti una lingua indoeuropea.
Tornare alle origini significa fare un viaggio nel tempo che ci consente di incontrare le antiche lingue che hanno plasmato la lingua inglese ma anche lingue classiche come il sanscrito, il latino, e il greco.
Nel corso dei secoli, l’inglese si è evoluto dalla sua forma più primitiva su un’isola situata nel nord-ovest dell’Europa che oggi conosciamo con il nome di Inghilterra.
Le prime forme di inglese, conosciute come anglosassone o inglese antico, non furono in realtà legate agli abitanti del luogo ma portate da tribù germaniche dei Sassoni, degli Angli (da qui aggettivo anglosassone) e dagli Juti che presero possesso della Britannia durante il V secolo.
La lingua che ne derivò fu un mix dei dialetti dei popoli invasori che molto lentamente, nel tempo, si fusero insieme nei secoli successivi.
1.2 Prime forme e influenze linguistiche
L’interazioni e le integrazioni di questi popoli, unite ad altri come i Vichinghi che invasero l’Inghilterra dall’VIII al XI secolo diedero il via a numerose influenze linguistiche.
Questo portò all’introduzione di nuove parole nel vocabolario inglese semplificando inoltre alcune strutture grammaticali complesse.
Parole come “sky” (cielo) e “window” (finestra) sono esempi importanti di queste influenze.
L’inglese antico era una lingua costituita da diverse forme dialettali, radicati in differenti regioni della Britannia che hanno dato origina a numerosi testi scritti come poemi eroici o semplici cronache storiche. Si trattava dunque di una variegata e in grande evoluzione che subì però una trasformazione ancor più radicale in seguito all’arrivo dei Normanni nel 1066 guidati da Guglielmo I, evento che è comunemente considerato come l’inizio di una nuova era nella storia inglese.
Appare chiaro dunque come, in funzione degli eventi appena accennati fino a ora, l’inglese non sia stata una lingua immutabile nel tempo ma, al contrario un linguaggio vivo e in continua evoluzione.
La storia, gli eventi politici e culturali hanno plasmato a più riprese questa lingua fino a formare l’inglese moderno.
2. L’Influenza della Chiesa e della Riforma Protestante nella storia della lingua inglese
Nell’evoluzione della lingua inglese, svolgo un ruolo fondamentale alcuni eventi religiosi importanti come l’influenza della Chiesa d’Inghilterra e le conseguenze della Riforma Protestante.
Parliamo di eventi che hanno trasformato profondamente la vita quotidiana e il modo in cui l’inglese veniva scritto e parlato.
2.1 Il ruolo della Chiesa d’Inghilterra
Nel 1534 registriamo un evento che ha avuto un impatto notevole nella storia d’Inghilterra: Enrico VIII ascende al trono con la conseguente rottura con la Chiesa Cattolica Romana portando la Chiesa d’Inghilterra a diventare una entità religiosa autonome a predominante.
Le conseguenze più evidenti di questa rottura portarono alla nascita di un’istituzione che si occupava non solo delle questioni spirituale degli inglesi, ma anche a influenzare in modo importante la lingua e la cultura del popolo.
Come esempio eloquente di questo cambio di direzione fu la decisione di adottare la lingua inglese, al posto del poco diffuso latino, per il Book of Common Prayer.
Correva l’anno 1549.
La conseguenza di questo fu quella di rendere i testi religiosi più accessibili, cosa che contribuì all’alfabetizzazione e alla diffusione della lingua locale.
2.2 Impatti della Riforma Protestante sull’inglese scritto e parlato
Un altro evento che ebbe un notevole impatto sulla cultura locale e di conseguenza sulla lingua, fu la Riforma Protestante.
Quando la Bibbia di Re Giacomo fu pubblicata nel 1611 nella sua forma tradotta, la partecipazione popolare alla lettura delle scritture aumentò notevolmente stabilendo anche uno standard linguistico comune.
Le frasi, la struttura e lo stile adottato per la traduzione ebbero un influenza profonda sulla lingua scritta e parlata. Vennero introdotti espressioni e modi di dire nuovi che però sono ancora oggi di uso comune.
Come ultima conseguenza della Riforma è stata quella di diffondere un senso di identità nazionale che aveva come punto fondamentale l’uso della lingua inglese. In questo contesto, crebbe la connessione del popolo con la lingua che diventò uno strumento di espressione individuale e collettiva.
In tutto il paese si andò ad affermare una maggiore uniformità linguistica ponendo le base per l’inglese moderno. Il legame tra religione e lingua durante questo periodo della storia inglese finì con il rafforzare i rapporti tra il popolo, la religione e il potere.
3. Il Grande Spostamento Vocalico e l’Evoluzione Fonetica
Se dobbiamo parlare di un singolo evento, che più di tutti ha condizionato la storia della lingua inglese, non possiamo che parlare del Grande Spostamento Vocalico (Great Vowel Shift). Si è trattato di un fenomeno he ha profondamente condizionato e alterato la pronuncia dei vocaboli inglesi tra il XIV e il XVII secolo.
Si è trattato di un cambiamento che creato una distanza significativa tra l’inglese scritto e quello parlato influenzando così la pronuncia della lingua stessa.
3.1 Descrizione del Grande Spostamento Vocalico
Durante il tardo Medioevo, si attuò tra la popolazione un graduale processo che portò alla modifica delle vocali lunghe. Questo processo prese il nome di Grande Spostamento Vocalico.
Sostanzialmente si tratto di una modifica del suono di alcune parole che portò le vocali a essere pronunciate più avanti nella bocca o più in alto nel tratto vocale.
Ad esempio, la vocale in una parola come “time” che precedentemente veniva pronunciata più simile alla vocale in “team” oggi, si trasformò fino ad assumere la pronuncia attuale. Questo fenomeno non avvenne da un giorno all’altro, ma fu il risultato di una serie di spostamenti che si influenzarono a vicenda.
3.2 Conseguenze sulla pronuncia e sulle varietà di inglese
Questo evento ebbe un impatto vastissimo sulla pronuncia e di conseguenza sulla varietà di forme dialettali inglesi. Si affermarono quindi pronunce nettamente differenti tra di loro che si svilupparono in regioni differenti.
Ad esempio, mentre in alcune parti del nord d’Inghilterra alcune vecchie pronunce rimasero invariate, nelle zone centrali e soprattutto nel sud, si affermarono pronunce differenti. Questo fenomeno ha portato nei secoli successivi, ad esempio fino al 1700, alla diversificazione dell’inglese in varie forme di dialetto, ognuna con caratteristiche fonetiche distintive.
Ma non solo, vista la crescente migrazione e l’espansione oltre i confini inglesi, si posero le base per una diffusione di ancor maggiori pronunce frutto di un mix con le forme linguistiche locali adottate nelle varie colonie portando alla nascita di nuove differenze della lingua in tutto il mondo.
Quanto descritto ora ci aiuta a capire e a spiegare perché l’inglese parlato in tutto il mondo sia caratterizzato da tante varietà e differenze, non solo tra paesi diversi, ma anche all’interno delle stesse nazioni.
Il Grande Spostamento Vocalico diede vita sua a un cambio di pronuncia importante ma fu anche un evento che condizionò pesantemente l’identità linguistica e culturale dell’inglese, rendendolo estremamente dinamico e variegato.
4. William Caxton e l’Impatto della Stampa
William Caxton, svolse un ruolo fondamentale nella diffusione della lingua inglese e nell’influenzare l’ortografia e la grammatica che usiamo ancora oggi.
Era un tipografo che per primo introdusse in Inghilterra la stampa, periamo del XV secolo.
Oltre ad avere un impatto sulla lingua inglese, Caxton rivoluzionò la produzione di libri in tutta l’Inghilterra.
4.1 Biografia di William Caxton e il suo contributo alla lingua inglese
I natali di Caxton risalgono al 1422, nella regione del Kent. Visse per molti anni in Europa e più precisamente nei Paesi Bassi e in Belgio. Qui scoprì questa formidabile invenzione (Guttemberg, 1450) che aveva come caratteristica principale quella di essere uno strumento a caratteri mobili. Tale scoperta, velocizzò enormemente la possibilità di produrre, in tempi rapidi, la duplicazione di testi, documenti e libri rispetto al vecchio metodo di riscrittura a mano.
Quando Caxton tornò in Inghilterra, introno al 1476, aprì la sua prima stamperia presso l’abbazia di Westminster e, si racconta, che il suo primo libro stampato sia stato una edizione del “Recuyell of the Historyes of Troye“, una traduzione che lui stesso aveva fatto dal francese all’inglese.
L’impatto di Caxton sulla lingua inglese tuttavia, non fu solo per aver introdotto la stampa a caratteri mobili, ma soprattutto per la scelta dei dialetti da adottare per i testi che furono stampati.
Sappiamo che decise di utilizzare il dialetto che si era affermato a Londra perché adottato sopratutto in sede amministrativa e commerciale.
Tale scelta ebbe l’effetto di rendere il dialetto londinese la base per l’inglese moderno.
4.2 Relazione tra stampa, ortografia e standardizzazione
Prima che l’ortografia, le regole e le strutture grammaticali venissero rese standard tramite l’uso della stampa, l’inglese scritto era estremamente variabile.
Infatti, gli scribi che si occupavano di fare delle copie dei documenti che gli venivano affidati, scrivevano della copia in base alla pronuncia e alla grammatica locale, dando origina a una notevole varietà ortografica.
Caxton, invece, decise di adottare forme che riteneva essere più corrette e comprensibili per un pubblico più ampio possibile con l’obiettivo di rendere il testo stampato più comune possibile.
La conseguenza di questo fu che l’ortografia della lingua diventò più regolare e uniforme anche se l’evoluzione della lingua continuò.
In questo modo, un pubblico molto più vasto, ebbe per la prima volta l’occasione di poter accedere a libri che in precedenza erano più rari e preziosi, diffondendo quindi opere letterarie e documenti legali.
Questo contribuì all’alfabetizzazione del popolo e a consolidare una forma standard della lingua che divenne facilmente comprensibile in tutto il paese.
La stampa di Caxton facilitò anche la diffusione di libri, rendendo la letteratura e i documenti legali e religiosi accessibili a un pubblico molto più vasto. Questo non solo incrementò i livelli di alfabetizzazione, ma aiutò anche a consolidare una forma standard di inglese che divenne riconoscibile in tutto il paese.
5. Espansione e colonizzazione inglese
La diffusione della lingua inglese, per forza di cose, passa dall’espansione coloniale dell’Impero Britannico de dal prosperare delle attività commerciale.
Questo ha permesso alla lingua, parlata solo nell’isola britannica, di espandersi e di venir adottata in molte parti del mondo.
5.1 Effetti della colonizzazione inglese su scala globale
La diffusione della lingua seguì di pari passo l’espansione commerciale e coloniale del Regno Unito, raggiungendo aree più o meno remote come l’America del Nord, Africa, Asia e Oceania.
Come un organismo vivente, la lingua inglese si è adattata in modalità differenti nelle diverse regione adattandosi ed evolvendosi ai contesti culturali che incontrava.
Ad esempio, l’americano e il canadese si svilupparono in Nord America seguendo strade proprie e indipendenti grazie all’uso di pronuncia e parole differenti.
Situazioni analoghe si sono verificate in India e in Sudafrica dove l’inglese è stato adottato a livello di lingua principale per la gestione del governo e dell’istruzione subendo però un influenza importante da parte delle lingue locali dando vita a versioni dell’inglese ancor differenti.
Anche in Oceania, la lingua originaria della Bretannia ha assunto forme particolare con in Australia e come in Nuova Zelanda dove, anche qui, si è mescolata con parole e forme grammaticali indigeni.
Questa capacità di adattarsi e incorporare elementi di altre lingue ha contribuito a rendere l’inglese una lingua dinamica e in continua evoluzione.
5.2 L’inglese come lingua di comunicazione internazionale
Per i motivi sopra elencati, l’inglese ha finito con l’acquistare uno condizione unica che le ha permesso di diventare la principale lingua di comunicazione internazionale, adottata non solo nelle rispettive aree geografiche elencate, ma anche in situazioni che oltrepassavano i confini nazionali come il commercio internazionale, la scienza, l’educazione, la tecnologia e la diplomazia.
A rafforzare questa situazione hanno contribuito in maniera importante, come visto l’espansione dell’Impero Britannico, ma anche dalla crescita economica e culturale degli Stati Uniti nel XX secolo.
In molti percorsi professionali e accademici, parlare inglese è un requisito vincolante per poterne far parte. L’inglese oggi è insegnato come lingua secondaria in tutte le scuole del mondo.
Milioni di persone studiano questa lingua in tutto il mondo dando vita a un apprendimento globale senza eguali.
6. L’Inglese Moderno
La storia linguistica vanta diversi capitoli tra cui, quello dell’inglese moderno, rappresenta uno dei più importanti per la sua capacità cambiare ed evolvere. Questa evoluzione, oltre a portare a un linguaggio molto differente da quello nativo, ha determinato la sua importanza nel influenzare il contesto globale.
6.1 Transizione all’inglese moderno: caratteristiche e distinzioni
Tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII secolo, l’inglese moderno comincia a prendere forma. In questo periodo la grammatica e l’ortografia cominciano a solidificarsi perdendo quella fluidità che l’ha caratterizzato fino a ora.
La pubblicazione di importanti documenti, soprattutto dizionari e guide grammaticali, influenza fortemente il passaggio all’inglese moderno, dove vengono stabilite in modo chiaro regole chiare e universali per l’uso orale e scritto della lingua.
Questi documenti, aiutano a stabilire uno standard, che per la prima volta davano alla lingua una struttura rigorosa che da ora in poi verranno accettate e seguite.
Alcune delle principali regole fu quella di formalizzare il lessico e le strutture sintattiche. In questo modo, l’inglese moderno acquistava uniformità al contrario delle forme antiche e medievali che potevano variare da un punto di vista regionale.
L’effetto finale di questa uniformità fu l’esemplificazione della comunicazione e della comprensione tra le persone di diverse regioni.
6.2 Influenza degli Stati Uniti e della globalizzazione sulla lingua
L’evoluzione della lingua inglese passa anche attraverso la spinta di una nazione importante come gli Stati Uniti. Parliamo di una potenza globale che ha visto crescere la sua influenza durante il XX secolo.
Come era lecito aspettarsi, visto la dinamicità di questa lingua, negli Stati Uniti si è andata affermare una versione diversa della lingua frutto di un background così variegato come quello su cui basa la propria esistenza questa nazione nord americana.
L’espansione economica, il ruolo politico e il dominio culturale e tecnologico degli Stati Uniti hanno catapultato l’inglese americano al centro della scena internazionale.
Di questo ce ne rendiamo conto ogni giorno, grazie all’uso di termini, frasi e modi di dire tipicamente nord americani. Frasi e modi di dire che ascoltiamo quotidianamente attraverso i film che guardiamo , la musica che ascoltiamo e la tecnologia che utilizziamo.
Il resto l’ha fatto la globalizzazione amplificando questo fenomeno e rendendo l’inglese la lingua regina in molti settori come l’istruzione, la scienza e la vita politica. Questo ha portato non solo a un’adozione più ampia della lingua, ma anche a una sua continua evoluzione.
Nuove parole ed espressioni vengono costantemente create e adottate, riflettendo l’innovazione e i cambiamenti culturali che caratterizzano l’era moderna.