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Come scrivere prompt efficaci: istruzioni, contesto e struttura

La guida ai prompt è essenziale per sfruttare al massimo strumenti come ChatGPT e l’intelligenza artificiale.

Scrivere prompt efficaci non è solo questione di parole, ma di metodo: serve una struttura precisa, istruzioni chiare e il giusto contesto. Molti utenti si chiedono come dare istruzioni a ChatGPT o come migliorare le risposte ricevute.

La realtà è che piccoli errori nei prompt generano output poco utili. In questa guida pratica scoprirai come costruire prompt precisi usando tecniche di NLP, strategie cognitive e formati vincenti.

Con esempi reali, regole applicabili subito e un focus su casi d’uso, imparerai a scrivere prompt che funzionano.

Se vuoi davvero ottenere risposte migliori, sei nel posto giusto.

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Perché i prompt non funzionano

Molti prompt non raggiungono l’obiettivo per una semplice ragione: sono formulati senza una strategia. Dietro una risposta mediocre di ChatGPT, spesso si nasconde un prompt costruito male, privo di istruzioni chiare, contesto rilevante o un obiettivo ben definito.

Anche con l’intelligenza artificiale più avanzata, la qualità dell’input condiziona in modo diretto la qualità dell’output. Capire perché i prompt non funzionano è il primo passo per imparare a scriverli in modo efficace.

Errori comuni nei prompt

Gli errori nei prompt derivano da una sottovalutazione del processo comunicativo con il modello linguistico. Ecco i più frequenti:

  • Prompt troppo generici: richieste vaghe come “Scrivi un testo su X” non forniscono abbastanza elementi al modello per generare una risposta utile.
  • Mancanza di istruzioni chiare: l’assenza di indicazioni sul tono, formato o livello di approfondimento limita la precisione della risposta.
  • Contesto assente o debole: ChatGPT funziona meglio quando ha una cornice informativa. Senza contesto, il rischio di incoerenze aumenta.
  • Obiettivi ambigui: se non si definisce bene cosa si vuole ottenere (ad esempio: riassunto, guida, script, elenco), l’output può risultare fuori tema.
  • Errori di formattazione: richieste disorganizzate o confusionarie rendono difficile la comprensione da parte dell’IA.

Impatto sulla qualità delle risposte

Prompt mal strutturati portano a risposte generiche, incomplete o fuori contesto. Anche un modello evoluto come GPT-4 segue le istruzioni testuali in modo lineare: se le informazioni iniziali sono scarse o mal formulate, il risultato sarà proporzionalmente debole.

Esempio concreto:

  • Prompt debole: “Scrivi un articolo sull’intelligenza artificiale.”
  • Output tipico: testo generico, senza angolo preciso né focus tematico.

Invece, con un prompt ben costruito come “Scrivi un articolo introduttivo sull’uso dell’intelligenza artificiale nel marketing digitale, destinato a un pubblico di PMI italiane, in tono professionale e con esempi attuali”, il risultato cambia radicalmente.

Un prompt efficace non nasce per caso, ma segue logiche definite, spesso legate a principi di NLP (Natural Language Processing) e tecniche come la Chain of Thought Prompting, che approfondiremo più avanti.

Struttura di un prompt efficace

Struttura di un prompt efficace
Struttura di un prompt efficace

Costruire un prompt efficace non è frutto del caso: richiede una struttura logica ben definita. Ogni prompt, per funzionare davvero, deve contenere tre elementi essenziali: istruzione chiara, contesto pertinente e obiettivo esplicito.

Questi tre pilastri aiutano ChatGPT a comprendere non solo cosa fare, ma in quale direzione andare e con quale stile. Chi impara a scrivere prompt strutturati migliora significativamente la qualità delle risposte e ottiene contenuti pertinenti, coerenti e su misura.

Scrivere buoni prompt è come saper fare le domande giuste: se chiedi bene, ottieni risposte di valore.

Le tre componenti fondamentali

Ogni prompt ben formulato integra tre elementi chiave:

  1. Istruzione (Instruction)
    Indica chiaramente l’azione che desideri venga eseguita. Deve essere diretta, specifica e priva di ambiguità.
    Esempi: “Scrivi un testo”, “Genera un elenco”, “Analizza il seguente contenuto”.
  2. Contesto (Context)
    Fornisce al modello le informazioni necessarie per orientarsi: pubblico target, settore, tono, dati o riferimenti.
    Il contesto guida la generazione e riduce l’imprecisione.
  3. Obiettivo (Goal)
    Spiega l’intento finale: perché stai facendo la richiesta? Vuoi informare, persuadere, riassumere, intrattenere?
    Più chiaro è l’obiettivo, più l’output sarà mirato.

Esempi pratici di prompt ben strutturati

Vediamo ora alcune applicazioni pratiche che mostrano la differenza tra un prompt generico e uno ben costruito con tutti e tre gli elementi fondamentali. Questi esempi ti aiuteranno a capire come dare istruzioni a ChatGPT in modo efficace.

Esempio 1 – Prompt generico vs ottimizzato (ambito SEO)

  • ❌ Prompt debole:
    “Scrivi un articolo sulla SEO”
  • ✅ Prompt ottimizzato:
    “Scrivi un articolo introduttivo sulla SEO tecnica per principianti, destinato a freelance nel settore digitale. Mantieni un tono amichevole e includi esempi pratici.”

Risultato: il secondo prompt specifica l’argomento, il target, il tono e lo scopo, fornendo a ChatGPT istruzioni e contesto chiari.

Esempio 2 – Prompt per e-commerce

  • ❌ Prompt debole:
    “Descrivi questo prodotto”
  • ✅ Prompt ottimizzato:
    “Scrivi una descrizione persuasiva per un paio di scarpe running da uomo Nike, evidenziando comfort, durata e tecnologia della suola. Target: sportivi tra 25 e 40 anni.”

Risultato: output personalizzato, rilevante e pronto per la pubblicazione.

📚 Fonti esterne consigliate:

Tecniche avanzate di Prompt Engineering

Tecniche avanzate di Prompt Engineering
Tecniche avanzate di Prompt Engineering

Una volta appresa la struttura base di un prompt, il passo successivo è adottare tecniche avanzate per ottenere risposte più accurate, articolate e coerenti. In questa fase entrano in gioco metodi provenienti dal mondo del Natural Language Processing (NLP) e della cognizione computazionale, pensati per modellare il ragionamento passo-passo o fornire esempi contestuali.
Tra le tecniche più efficaci troviamo il Chain of Thought Prompting e il few-shot/zero-shot prompting, strumenti fondamentali per chi vuole ottenere il massimo da modelli come ChatGPT.

Chain of Thought Prompting

Il Chain of Thought Prompting è una tecnica che guida il modello a ragionare per passaggi logici, simulando un processo decisionale umano. Invece di chiedere direttamente una risposta, il prompt invita il modello a mostrare il ragionamento che porta a quella risposta.

Questo approccio migliora la coerenza dell’output e riduce gli errori nei compiti che richiedono deduzione, analisi o processi sequenziali (come problemi matematici, analisi di testo o sintesi argomentative).

Esempio:

  • ❌ Prompt semplice:
    “Qual è il risultato dell’operazione 48 × 3?”
  • ✅ Con Chain of Thought Prompting:
    “Rispondi passo dopo passo. Qual è il risultato di 48 moltiplicato per 3?”
    “48 × 3 può essere scomposto in (40 × 3) + (8 × 3). 40 × 3 = 120, 8 × 3 = 24, quindi 120 + 24 = 144.”

Questa tecnica può essere integrata anche nella produzione di contenuti complessi, aiutando ChatGPT a sviluppare testi più lineari e connessi logicamente.

Few-shot e zero-shot prompting

Queste due tecniche si basano sull’utilizzo di esempi contestuali all’interno del prompt per orientare il comportamento del modello. Sono particolarmente utili in compiti generativi, classificazione di testo, creazione di template e simulazioni.

  • Zero-shot prompting: si fornisce solo l’istruzione, senza esempi. È utile quando il compito è semplice o quando si vuole testare la “comprensione spontanea” del modello.
  • Few-shot prompting: si includono uno o più esempi per mostrare al modello come deve rispondere. Migliora la precisione in compiti complessi o specifici.

Ecco una tabella comparativa che chiarisce le differenze principali:

TecnicaDescrizione breveQuando usarlaVantaggi principali
Zero-shot PromptingIstruzione diretta, senza esempiTask semplici o genericiVeloce, meno tokens
Few-shot PromptingInclude esempi simili all’output desideratoTask complessi o altamente contestualiOutput più accurati e contestualizzati

Esempio pratico – Descrizione prodotto:

  • Zero-shot:
    “Scrivi una descrizione per un paio di occhiali da sole vintage.”
  • Few-shot:
    “Esempio: Occhiali sportivi dal design futuristico, ideali per attività outdoor.
    Ora scrivi una descrizione per un paio di occhiali da sole vintage.”

📚 Per approfondire:

Casi d’uso reali e applicazioni settoriali

Comprendere la teoria è fondamentale, ma ciò che rende davvero efficace l’uso dei prompt è la loro applicazione pratica in contesti specifici. I prompt ben strutturati permettono di automatizzare task complessi, risparmiare tempo operativo e ottenere risultati coerenti anche in settori verticali come marketing, SEO e sviluppo software.
Questa sezione mostra come trasformare le istruzioni in strumenti di lavoro quotidiano, adattandole agli obiettivi professionali.

Prompt per marketing e SEO

Nel digital marketing, un prompt mal formulato può generare testi generici e non ottimizzati. Al contrario, prompt costruiti con istruzioni dettagliate, tono definito e obiettivi precisi, migliorano significativamente la qualità dei contenuti, in linea con intenti di ricerca e strategie SEO.

Esempi pratici:

  • Piano editoriale settimanale per blog
    “Crea un piano editoriale settimanale per un blog che parla di startup tecnologiche, con focus su funding, growth hacking e AI. Ogni giorno deve avere un tema e un titolo provvisorio, tono professionale.”
  • Titolo SEO per articolo informativo
    “Suggerisci 5 titoli SEO-friendly per un articolo che spiega cos’è il prompt engineering, includendo keyword correlate e un tono tecnico ma accessibile.”
  • Descrizione prodotto per e-commerce
    “Scrivi una descrizione ottimizzata SEO per una macchina del caffè automatica De’Longhi, destinata a clienti tra i 30 e 50 anni, evidenziando design, funzionalità e risparmio energetico.”

Questi prompt dimostrano come sia possibile generare contenuti pronti per la pubblicazione, riducendo tempi di scrittura e mantenendo la coerenza strategica.

Prompt per sviluppo e codice

Nel settore dello sviluppo, i prompt assumono un ruolo operativo. Possono essere utilizzati per scrivere funzioni, identificare bug, semplificare documentazione, o anche per generare test automatizzati. I prompt efficaci devono includere linguaggio di programmazione, obiettivo del codice e vincoli funzionali.

Esempi pratici:

  • Debugging di una funzione Python
    “Analizza il seguente codice Python che restituisce errore in fase di esecuzione. Identifica il bug e proponi una soluzione.”
    (Segue codice)
  • Generazione funzione JavaScript
    “Scrivi una funzione JavaScript che prende una lista di numeri e restituisce solo i numeri dispari, ordinati in ordine decrescente.”
  • Documentazione per funzione backend
    “Genera una documentazione tecnica in stile JSDoc per una funzione Node.js che gestisce l’autenticazione JWT con refresh token.”

Questi prompt aiutano a velocizzare il lavoro di sviluppo, evitando errori di sintassi o progettazione. Sono particolarmente utili in contesti Agile, dove serve rapidità senza compromettere la qualità.

📚 Fonti consigliate:

Come allenarti a scrivere prompt migliori

Come allenarti a scrivere prompt migliori
Come allenarti a scrivere prompt migliori

Scrivere prompt efficaci è una competenza che si affina con la pratica. Anche se le regole di base sono chiare, ogni situazione può richiedere un approccio differente. L’unico modo per migliorare davvero è allenarsi costantemente: testare, analizzare i risultati, correggere. A differenza di una semplice abilità tecnica, il prompt engineering è un processo adattivo. Cambia in base al contesto, allo strumento usato e all’obiettivo specifico.

Chi sviluppa un metodo sistematico di prova e correzione riesce non solo a ottenere risposte migliori, ma anche a risparmiare tempo e aumentare la coerenza nei risultati.

Testare, misurare, ottimizzare

Ogni prompt andrebbe trattato come un’ipotesi da validare. Non esiste un formato perfetto al primo tentativo: serve un ciclo di feedback che ti permetta di capire cosa funziona e cosa no. Per farlo, è utile adottare una logica iterativa basata su tre fasi:

  • Testare il prompt: formula una richiesta, inviala al modello e osserva attentamente il risultato. Valuta se la risposta è coerente, completa, pertinente e nel tono giusto.
  • Misurare la qualità dell’output: definisci criteri oggettivi. Ad esempio: chiarezza, pertinenza rispetto all’obiettivo, livello di dettaglio, leggibilità.
  • Ottimizzare: riformula il prompt cambiando una variabile alla volta (istruzioni, contesto o obiettivo) e confronta i risultati. Questo processo ti aiuta a capire l’impatto di ogni modifica.

Nel tempo, noterai che certi pattern di istruzioni funzionano meglio in determinati contesti. Avere uno storico dei prompt e dei risultati può essere molto utile per affinare il tuo stile.

Strumenti utili per il Prompt Engineering

Allenarsi richiede anche gli strumenti giusti. Oltre ai modelli conversazionali come ChatGPT, esistono tool e ambienti progettati per esercitarsi e migliorare le proprie competenze nel prompt design. Questi strumenti ti permettono di testare rapidamente varianti di uno stesso prompt, visualizzare differenze tra output e archiviare quelli migliori.

Ecco alcune tipologie di strumenti utili:

  • Playground interattivi: offrono un’interfaccia per modificare prompt in tempo reale e visualizzare le risposte, con controllo su temperatura, lunghezza e altri parametri.
  • Prompt management tools: consentono di salvare, taggare e organizzare prompt per categoria, tema o formato.
  • Editor testuali avanzati: utili per scrivere prompt complessi con struttura multilivello, ideali per prompt lunghi o tecnici.
  • Simulazioni e casi studio: ambienti che forniscono scenari specifici per esercitarsi su task reali come scrittura, coding, customer service, data analysis.

Integrare questi strumenti nel tuo flusso di lavoro ti aiuta a scrivere prompt più efficaci in meno tempo e a costruire una libreria personale di formule riutilizzabili.

Domande frequenti sulla Guida ai Prompt

In questa sezione trovi risposte rapide e dirette alle domande più comuni legate al prompt engineering. Ideale per chi cerca chiarimenti immediati o consulta l’articolo da mobile o con ricerca vocale.

Cos’è un prompt efficace?

Un prompt efficace è una richiesta formulata in modo chiaro, con istruzioni precise, contesto adeguato e un obiettivo ben definito. Aiuta il modello a generare risposte pertinenti, coerenti e di qualità.

Come dare istruzioni a ChatGPT in modo chiaro?

Usa frasi dirette, specifica cosa vuoi ottenere, indica il tono, il pubblico e il formato desiderato. Aggiungi esempi se il compito è complesso o richiede un certo stile.

Cosa significa chain of thought prompting?

È una tecnica che guida il modello a ragionare passo dopo passo. Invece di chiedere subito una risposta, il prompt stimola una sequenza logica di pensieri per arrivare alla soluzione.

Quali errori evitare quando scrivo un prompt?

Evita ambiguità, istruzioni vaghe, contesto assente, obiettivi non esplicitati e richieste troppo generiche. Ogni componente del prompt deve orientare l’output.

Quali sono esempi di prompt per marketing?

Esempi utili includono:

  • “Crea un piano editoriale settimanale per un blog B2B tech.”
  • “Scrivi una descrizione SEO per un prodotto skincare bio.”
  • “Genera 5 headline persuasive per una campagna email.”

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